Chiarimenti sulla procedura di accertamento redditi all'estero ai fini della pensione
La Direzione Amministrativa e lUfficio Prestazioni Economiche dellIstituto per la Sicurezza Sociale rendono noto che già da diversi anni è stata attivata la procedura di accertamento dei redditi ai fini dellintegrazione del trattamento pensionistico come consentito dalla Legge n.15/1983 e in base alle successive normative in materia, in particolare la Legge 158/2011 e i Decreti n. 82/2012 e N.67/2013.
Tale assetto normativo prevede espressamente quanto debba essere dichiarato - sotto la propria responsabilità - da parte dellassicurato che intenda fare richiesta di prestazioni pensionistiche e delleventuale integrazione al minimo.
Nello specifico la normativa prevede che il richiedente dovrà dichiarare di non usufruire di altra pensione, rendita o prestazione continuativa di qualunque genere erogata dallo Stato o da qualsiasi Ente Previdenziale della Repubblica di San Marino o Stato estero, di altri redditi di qualsiasi natura o provenienza, di non avere rendite catastali prodotte da proprietà immobiliari possedute e non produttrici di altro reddito, ad esclusione della quota di pertinenza della dimora abituale, per un importo complessivo annuo pari o superiore a 2.500,00. Tale importo è annualmente rivalutato alle medesime condizioni stabilite allarticolo 5 della Legge n.157/2005.
Lattività di verifica e controllo viene quindi espletata ogni anno su circa 4mila beneficiari di prestazioni previdenziali erogate dallIstituto per la Sicurezza Sociale.
Le procedure di accertamento, per effetto dei Decreti n. 82/2012 e N.67/2013 hanno già tenuto conto della proroga dei termini per la presentazione/rettifica della dichiarazione di responsabilità relative allanno 2012 prevedendo inoltre una integrale sanatoria per lintero periodo pregresso e per il 2012 con la previsione di un recupero pari al 10% della pensione indebitamente percepita e per il 2013 di un recupero del 20%.
I controlli sulle dichiarazioni di responsabilità sono effettuati dallUfficio Prestazioni Economiche dellI.S.S. nellambito delle attività di controllo che vengono ordinariamente eseguite anche sulle dichiarazioni dei redditi dellUfficio Tributario e sugli archivi dellUfficio del Catasto, ai quali lUfficio accede attraverso le procedure informatiche dal 2014.
Dal 2013 ad oggi, sono circa 200 i soggetti che, in base ai controlli, sono risultati oggetto di rettifica dellimporto della prestazione erogata e che nel tempo hanno quindi percepito integrazioni non dovute in quanto beneficiari di redditi esteri non precedentemente dichiarati.
LUfficio Prestazioni Economiche dellISS ha quindi proceduto col comunicare agli interessati, fin dallottobre 2013: lesito dellaccertamento, lammontare dellimporto indebitamente percepito da restituire e il nuovo calcolo dellimporto previdenziale erogato dallISS tenuto conto di tutti i redditi previsti dalla Legge. Su richiesta degli interessati, e tenendo in considerazioni eventuali situazioni di difficoltà, previa autorizzazione della Direzione Amministrativa, si è inoltre consentita limpostazione di piani di rateizzazione.
In merito a recenti intereventi e comunicati apparti sulla stampa e sui media in relazione a tale argomento, la Direzione Amministrativa dellI.S.S. intende precisare e sottolineare che, nellattività svolta, lUfficio Prestazioni Economiche ha applicato le norme in vigore per laccertamento e il recupero di eventuali importi integrativi previdenziali indebitamente ricevuti dai pensionati che per la prima volta dichiaravano o che erano tenuti a dichiarare la titolarità di redditi di altra natura.
LUfficio Stampa
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