
Discorso di saluto del Direttore Generale uscente Bianca Caruso
"Lascio un Iss migliore di quello che ho trovato sia nella struttura organizzativa interna che nella reputazione che l'Iss ha attualmente al di fuori di San Marino". Con queste parole Bianca Caruso si congeda dal suo incarico di direttore generale dell'Iss (Istituto per la sicurezza sociale). Caruso lascia dopo due anni e 4 mesi "in anticipo e purtroppo unilateralmente", sottolinea. Ieri in conferenza stampa allospedale l'ormai ex direttrice ricorda le problematiche che ha affrontato nel corso del suo mandato come il fatto che "insieme al direttore sanitario e amministrativo abbiamo dovuto denunciare alla magistratura la pericolosità delle sale operatorie il cui iter è durato più di 10 anni e che hanno anche di recente dovuto subire ulteriori aggiustamenti con perdita di sedute operatorie preziose alle riduzioni del tempi di attesa chirurgici". C'è un aspetto che Caruso sostiene di aver sottovalutato: "La pervasività della politica in ogni attività, anche dell'Iss. Non solo la politica dei partiti, ma anche del sindacato e di gruppi di potere che si sono consolidati nel tempo. So di essere stata presa di mira anche come capro espiatorio da una certa politica che non guarda i contenuti e il curriculum ma solo il proprio tornaconto del momento. Mi permetto di dare un consiglio a chi verrà dopo di me: pretendere autonomia dalla politica, pur con la necessaria collaborazione e il leale confronto". Sulla questione vaccini Caruso ricorda che "la direzione Iss e l'intero Comitato esecutivo hanno da tempo segnalato la necessità di una più incisiva azione nel potenziamento delle coperture vaccinali nella popolazione perché per alcune patologie la copertura nella popolazione è scesa sotto la soglia raccomandata dall'Oms". A livello di struttura erano e in parte sono ancora presenti diversi problemi "strutturali" ma le criticità dell'ospedale "non sono grandi e si possono affrontare se tutti vi mettete in gioco insieme alla pari e non gli uni contro gli altri. A beneficiarne saranno prima di tutto i pazienti". (FONTE ANSA 21 DICEMBRE 2016)


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