
Invecchiamento attivo
San Marino è uno dei paesi con la più alta’aspettativa di vita: 85 anni per le donne, 81 anni gli uomini.
Dal 1900 l’aspettativa di vita è aumentata di 30 anni, è come se avessimo conquistato una fase in più della vita. E per la prima volta nella storia dell’umanità, considerando tutto il mondo, ci stiamo dirigendo nella direzione dove, le persone con età oltre i 50 anni sarà superiore a quella delle persone sotto i 50. Questo ancora non riguarda San Marino, perché gli over 50 sono circa 12.000 contro le 20.000 persone che hanno una età compresa fra 0 e 50 anni.
A San Marino le persone dai 65 anni a 79 godono di una salute migliore che in passato, e questa fascia di popolazione oggi, mostra un comportamento che si aveva a 50 anni nelle generazioni precedenti.
L’invecchiamento è una fase relativamente ampia della vita da riempire di progetti e di interessi.
Non si tratta di una affermazione scontata, perché sopravvivono ancora alcuni stereotipi, che descrivono l’invecchiamento come momento triste e di solitudine e il modello culturale nel quale viviamo tende ad enfatizzare tutto ciò che è giovane, negando e mascherando il più possibile tutto ciò che è vecchio.
L'obiettivo è teso a favorire la nascita di una società dove vive la consapevolezza che l’invecchiamento non è periodo residuo della nostra vita e non deve essere vissuta come una stagione del disarmo ma come occasione per scoprire nuove opportunità e nuovi ruoli
Attraverso l’attività informativa il Dipartimento Socio-Sanitario vuole diffondere i corretti stili di vita per prevenire gli effetti negativi dell’invecchiamento, incoraggiando le persone ad acquisire, sin dall’età adulta, uno stile di vita fisicamente e psichicamente sano, per arrivare poi a vivere la vecchiaia, non come stagione del disarmo, ma come occasione per scoprire nuove opportunità e nuovi ruoli.
A livello operativo, il servizio Territoriale Domiciliare, tramite i centri di Serravalle e di Borgo Maggiore, offre a tutti i pensionati attività di socializzazione, di ascolto, ricreative, motorie e attività rivolte al mantenimento delle capacità e delle autonomie cognitive per prevenire la comparsa dei disturbi della memoria.
Con l’avvio della campagna per la promozione di un invecchiamento sano e dignitoso, si intende auspicare una vita lunga in buona salute, e che una buona salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela:
• corretta alimentazione
• attività fisica
• modalità di fruizione del tempo libero
• allenamento della memoria.
Perché seguire una corretta alimentazione?
Perché mangiare sano è importante sia per il fisico che per la mente; perché alimentarsi bene allunga la vita; fare pasti equilibrati, con legumi frutta e verdure alternando carne e pesce permette di vivere meglio. Limitare l’alcool e bere con moderazione caffè, preferire l’olio di oliva al burro e bere molta acqua, aiuta a vivere sani.
Perché fare attività fisica?
Perché il movimento ti preserva forte e vitale; camminare 30 minuti al giorno all’aria aperta e in compagnia o fare ginnastica con regolarità evitando di stare molte ore davanti alla tv, ti aiuta a mantenere il giusto peso e contribuisce a prevenire molte malattie.
Perché il movimento ti mette di buon umore.
Perché allenare la memoria?
Perché allenare le capacità mentali può rallentare l’invecchiamento; mantenere il cervello attivo leggendo tutti i giorni il quotidiano, giocando a carte, facendo cruciverba o sudoku, imparando anche cose nuove può consentire di attivare quelle potenzialità e quelle risorse che tutti noi abbiamo. Pensare che la perdita della memoria non si possa contrastare è sbagliato:basta fare allenamento con costanza e usare piccoli accorgimenti. Non perdere la concentrazione, non fare più cose temporaneamente, riporre gli oggetti nello stesso posto, fare liste e scrivere gli appuntamenti ti aiutano e sono strategie che servono a ricordare più facilmente.
Ufficio Relazioni Pubbliche ISS
15 Maggio 2012
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