A San Marino primo intervento al mondo di divisione del fegato, associato a contemporanea asportazione di pancreas e milza
È stato eseguito a San Marino nei mesi scorsi, un complesso intervento chirurgico realizzato in due tempi e che ha interessato più organi contemporaneamente. Nello specifico si è trattato di un intervento di separazione in due parti del fegato e di asportazione del pancreas e della milza.La metodica utilizzata ha consentito di intervenire su una paziente oncologica diversamente inoperabile, che invece, un paio di settimane dopo il secondo intervento ha potuto lasciare lOspedale.
Lutilizzo di questa tecnica è stato reso necessario dalla presenza nel fegato di metastasi in un numero tale da non poter intervenire con una singola operazione di asportazione.
Lequipe chirurgica sammarinese del dottor Giovanni Landolfo in collaborazione con il professor Elio Jovine, direttore del Dipartimento Chirurgico dellAUSL di Bologna, ha deciso quindi di eseguire la tecnica della transezione epatica, salvando di fatto la vita alla paziente.
Tale tipo di intervento è da considerarsi relativamente nuovo, in quanto viene eseguito solo da circa 10 anni, ma in letteratura non sono al momento riportati casi in cui si sia eseguita in contemporanea anche lasportazione del Pancreas e della milza, come avvenuto invece nel caso sammarinese.
Il primo intervento, eseguito nel blocco operatorio dellospedale di San Marino, è avvenuto a fine agosto, seguito dal secondo a una settimana di distanza.
Nonostante la complessità e difficoltà dellintervento, le due operazioni a San Marino sono state eseguite garantendo i più alti standard di sicurezza. Ciò è stato possibile oltre che per labilità ed esperienza dellequipe chirurgica e anestesiologica sammarinese e dellintero comparto infermieristico del blocco operatorio e di reparto, anche e soprattutto grazie alla collaborazione con un HUB importante quale Bologna. Proprio il Professor Jovine infatti è il responsabile del registro italiano per tali operazioni, il Database Prospettico ALPPS ITALIAN REGISTRY.
LIstituto Sicurezza Sociale ricorda che non è la prima volta che a San Marino si eseguono interventi di alta complessità e innovazione di tecnica chirurgica a dimostrazione che il sodalizio che questanno compie dieci anni, ha dato importanti frutti e risultati.
A nostra conoscenza ha dichiarato il professor Elio Jovine - si tratta del 1° caso in letteratura per questo tipo di intervento. Si è potuto operare a San Marino grazie alla scelta, lungimirante, compiuta anni fa di avviare la collaborazione tra un centro di alto livello come Bologna le a realtà sammarinese dove opera il dottor Giovanni Landolfo, poiché non avrei lasciato la paziente a nessun altra equipe.
DESCRIZIONE TECNICA DELLINTERVENTO DI ALPPS
Il complesso doppio intervento chirurgico eseguito a San Marino prende il nome di ALPPS, acronimo che significa Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy - Transezione epatica subtotale e legatura portale per Epatectomia in due tempi.
Si tratta di una procedura chirurgica che prevede principalmente la divisione del fegato in due parti, una sana e una malata, per consentire da una parte la crescita della parte sana e dallaltra permettere che la parte malata continui a garantire la funzionalità epatica necessaria per la vita del paziente.
Si tratta di una tecnica allavanguardia che prevede poi un secondo intervento nel quale viene eseguita lasportazione della parte malata del fegato e il ripristino della completa circolazione epatica, dovuta alla vena Porta che trasporta al fegato i prodotti della digestione provenienti dallintestino.
Nel caso operato a San Marino, durante la prima fase si è appunto eseguita la divisione del fegato in due parti con legatura dellafflusso venoso nella parte malata, quella di dimensioni maggiori. La parte sana, la più piccola delle due e di dimensioni tali da non consentire da sola la sopravvivenza della paziente, ha mantenuto la completa funzionalità e apporto tramite flusso arterioso e dalla vena Porta. In questo modo con lapporto di sangue sottratto alla parte malata si è consentito alla parte sana di crescere di volume molto rapidamente, raggiungendo le dimensioni necessarie per lottimale funzionalità.
La seconda operazione è stata compiuta a una settimana esatta dalla prima, dopo avere verificato tramite TAC volumetrica che la parte di fegato sana avesse raggiunto le dimensioni sufficienti per consentire la piena funzionalità epatica e quindi la sopravvivenza della paziente.
La particolarità dellintervento eseguito a San Marino è che si è trattato del primo caso al mondo con resezione del pancreas e della milza contemporaneamente alla transezione epatica. Un intervento quindi già complesso che ha visto laggiunta di ulteriori fattori di rischio. Lintervento sul fegato si era reso necessario per la presenza di metastasi originatesi dal tumore neuroendrocino localizzato al pancreas e che non poteva essere risolto attraverso una unica operazione.
La paziente operata, è una donna sammarinese di poco più di 50 anni, attualmente seguita per la terapia oncologica, ma decisamente in fase di recupero.
LUfficio Stampa 06 novembre 2017
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