
20° Anniversario Ceramica Il Libeccio
8 Novembre 2017 - Si sono celebrati questoggi i 20 anni di attività del laboratorio di ceramica Il Libeccio che ha preso avvio da un progetto del compianto dottor Salvatore Naccarato, (allora Direttore del Servizio Neuropsichiatrico) che prevedeva la realizzazione di una struttura semiresidenziale capace di accogliere persone con difficoltà psico-sociali per reintegrarle nel territorio, attraverso lattività lavorativa.
Alla cerimonia erano presenti il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi, il Capitano di Castello di Fiorentino Daniela Giannoni, il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dellIstituto Sicurezza Sociale Andrea Gualtieri e Maurizia Rolli e diversi ospiti, autorità, personale sanitario, utenti e cittadini.
Il fine della Ceramica Il Libeccio è quello di rafforzare lo sviluppo delle capacità sociali e lavorative dellutente mediante loccupazione in un laboratorio protetto, allinterno di un contesto che possiede le stesse caratteristiche di un normale posto di lavoro, per poi trasferire le abilità acquisite o valorizzate nel tessuto lavorativo sul territorio.
Gli utenti del servizio di Salute Mentale che afferiscono al laboratorio Il Libeccio, seguono un progetto personalizzato che pone al centro lindividuo stesso con lobiettivo di recuperare le qualità personali e aumentare le autonomie per un miglioramento delle condizioni di vita.
La struttura di Fiorentino si configura come un laboratorio artigianale che produce prodotti in ceramica realizzati interamente a mano in tutti i suoi passaggi, dalla progettazione, alla produzione del grezzo alla smaltatura, pittura e decorazione.
La produzione realizzata in particolare vasi dipinti a mano, ceramica turistica o personalizzata, articoli da regalo, piatti, anfore, tazze, lampade, ecc... - è venduta nei punti vendita a Fiorentino (dove ha sede la struttura), a Borgo Maggiore, nellatrio dellOspedale e ai negozi turistici di San Marino.
Sono stati circa 60 gli utenti inseriti dal 1997 ad oggi nella struttura, che al termine del percorso svolto, sono state dimesse avendo raggiunto gli obiettivi per poter condurre una vita autonoma mantenendo un lavoro presso agenzie o esercizi privati o del settore pubblico.
Queste attività nel tempo hanno dimostrato che gli utenti che hanno seguito il percorso riabilitativo allinterno del Libeccio, oltre ad avere acquisito una professionalità specifica, hanno raggiunto un equilibrio che ha permesso di evitare ricoveri o condotte devianti.
I ragazzi oggi inseriti svolgono regolare attività occupazionale e vivono autonomamente con le proprie famiglie.
LUfficio Stampa 8 novembre 2017
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