Presa in carico integrata della persona anziana: lISS presenta i risultati della riorganizzazione del servizio
Unimportante evoluzione dellAssistenza Territoriale Domiciliare e della presa in carico della persona anziana, per venire incontro alle esigenze di un servizio sempre più rilevante e in costante aumento nelle prestazioni, mettendo a sistema le competenze multidisciplinari che contraddistinguono lIstituto Sicurezza Sociale.
Nel pomeriggio di oggi sono stati presentati in conferenza stampa i primi risultati del progetto di riorganizzazione del servizio, le cui linee guida erano state già enunciate a luglio 2023. Ad intervenire il Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni, a cui hanno fatto seguito gli interventi del Direttore del Dipartimento Socio Sanitario dellIstituto per la Sicurezza Sociale Pierluigi Arcangeli e del Direttore Generale dellISS, Francesco Bevere.
Possiamo dire ha esordito il Dr. Pierluigi Arcangeli di aver accompagnato la trasformazione dello Sportello Assistenza nel Punto Unico di Accesso PUA, che ha ora piene funzioni di accoglienza, orientamento e informazione, base di un approccio olistico allassistenza, in grado di intervenire in maniera trasversale sulla persona anziana e di effettuare una vera presa in carico della famiglia e del caregiver. Proprio dalla valutazione del PUA parte il lavoro dellUnità di valutazione Multidimensionale, composta dalla Direzione delle Cure Primarie, dal Medico di medicina generale dellassistito, da infermieri e assistenti sociali e, in base alle necessità specifiche, da specialisti clinici, come fisiatri, geriatri, neurologi, neuropsicologi e psichiatri. A questa Unità è affidato lo sviluppo dei Piani Assistenziali Individuali Integrati PAII, che permettono di dispiegare al meglio la potenzialità di tutti servizi, sanitari e socio sanitari, che lIstituto mette a disposizione per una presa in carico integrata, sviluppata seguendo le esigenze del singolo utente.
Tra i vantaggi e gli obiettivi che i PAII vogliono ottenere, si annoverano la riduzione del rischio di sviluppare disabilità e di decesso del paziente, il miglioramento delle funzioni residue e il recupero dellautosufficienza.
Sempre nel corso della conferenza e strettamente legato a questo processo di riorganizzazione della presa in carico dellanziano è stato presentato il progetto innovativo e in fase sperimentale dellistituzione di un Equipe specializzata dellARA, in grado di fornire assistenza domiciliare e occuparsi della presa in carico di persone con demenza in lista di attesa per laccesso al Nucleo Protetto Residenziale.
Le persone anziane nellattuale contesto sociale hanno sempre più bisogno di assistenza e attenzione e di un confacente ambiente. Il progetto presentato oggi persegue questo obiettivo ha dichiarato il Segretario di Stato Mariella Mularoni -. Siamo una popolazione tra le più longeve al mondo e per questo dobbiamo essere in grado di offrire una migliore qualità di vita ai nostri anziani con politiche di invecchiamento attivo, di prevenzione e promozione della vita sociale.
Dopo la riorganizzazione dei servizi di assistenza erogati dai medici di famiglia, la valorizzazione dellARA, la prossima pubblicazione sul nostro sito delle attività svolte presso i Centri Sanitari e presso il domicilio degli assistiti, nonché dei tempi di ogni Centro alle chiamate dei cittadini che hanno necessità di una visita medica o di un contatto con il proprio medico di famiglia dichiara il Direttore Generale dellISS Francesco Bevere , oggi chiudiamo il cerchio con il superamento dellaccettazione restrittiva del concetto di cure primarie presentando lo stato dellarte di un altro tassello della riforma dei servizi territoriali. Il progetto anziani, altro risultato importante del Direttore del Dipartimento Socio Sanitario Pierluigi Arcangeli, cui rivolgo un particolare apprezzamento per il complesso e articolato impegno svolto su più fronti. Il progetto anziani è la dimostrazione di come, linterazione tra il personale dellISS di ogni profilo e di differenti aree, sia stata capace in breve tempo di trasferire esperienze fortemente innovative per il nostro sistema sanitario facendole diventare prassi diffuse in tutti contesti, clinici e organizzativi. Tutto questo conclude Bevere lo abbiamo affrontato insieme al Segretario di Stato Mariella Mularoni, che ringrazio per il supporto essenziale al progetto. Altrove tutto questo è ancora in buona parte sulla carta, noi lo abbiamo trasformato in fatti, procedure ed attività concrete.
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