Phlebotumus ( o pappataci) e Leishmaniosi
CHE COS'E' La Leishmaniosi è una zoonosi e pertanto una malattia infettiva e contagiosa trasmissibile dagli animali alluomo ad andamento generalmente cronico causata da un protozoo (organismo unicellulare provvisto di nucleo ben distinto al suo interno): la Leishmania infantum. La leishmaniosi è una malattia talmente diffusa da rappresentare una vera preoccupazione per lOrganizzazione Mondiale della Sanità, che ha messo a punto un piano internazionale di sorveglianza per controllarla. Perché la malattia si manifesti laLeishmania necessita di un ospite intermedio per potersi trasmettere; il primo è rappresentato dal flebotomo un piccolo insetto simile alla zanzara dal volo silenzioso e con brevi, mentre quello definitivo è rappresentato dallospite vertebrato quali il cane, luomo e i roditori. Il contagio è assicurato dalla puntura dellinsetto infettato sul mammifero ospite. Causa - La Leishmania infantum è un microrganismo che vive e si replica nelle cellule del sistema immunitario del cane. Il protozoo subisce diverse trasformazioni : nellospite definitivo cane o uomo perde il flagello (amastigoti) per replicarsi, mentre nel flebotomo si trasforma acquisendo un flagello (promastigote). I promastigoti di Leishmania vengono trasmessi agli ospiti definitivi da piccoli insetti ematofagi appartenenti al genere Phlebotomus. Il vettore Lospite intermedio è un insetto ematofago (pappataci) appartenente al genere Phlebotomus., in particolare P. perniciosus, P. perfiliewi e P. major sono i vettori di Leishmania infantum in Italia. Solo la femmina può trasmette la malattia, in quanto solo lei effettua il pasto di sangue. Sono insetti molto piccoli che vivono in piena estate muovendosi esclusivamente dal tramonto allalba in un raggio di azione limitato per ripararsi nelle ore più calde in crepe del terreno o di muri. Generalmente fattori che influiscono sulla diffusione dellinsetto sono: Ambiente (altitudine e caratteristiche); Clima (temperatura, umidità); Condizioni sanitarie (malnutrizione, numero di soggetti infetti, randagismo); Mancanza di presidi preventivi efficaci. Periodo di incubazione (periodo che intercorre fra la trasmissione del parassita e lesordio della malattia - Generalmente 2-6 mesi, ma sono riportati casi da 10 giorni ad anni. Contagiosità - non è trasmessa da persona a persona; un uomo malato o un altro mammifero sono contagiosi per il flebotomo finchè persistono parassiti nel sangue o nella cute. Sintomatologia - Nel cane il periodo dincubazione è molto variabile, può oscillare da alcuni mesi fino ad alcuni anni. I primi sintomi visibili sono: rarefazione del pelo, specie sulla testa, dermatiti con forfora e ulcere. In seguito può comparire: crescita eccessiva delle unghie, perdita di sangue dal naso e dimagrimento. Nelluomo, contrariamente al cane, questa malattia risulta meno aggressiva, perché la specie umana è più resistente e riesce meglio a superarla. Va tenuto in considerazione però che alcune categorie di persone più deboli ed immunocompromesse possono essere particolarmente ricettive manifestando una sintomatologia più grave. Come avviene per il cane, nelluomo landamento non è solo cutaneo, ma può interessare anche gli organi interni. La leishmaniosi nelluomo si manifesta sotto quattro forme, con diversi sintomi ma sempre con effetti potenzialmente devastanti: cutanea: è la forma più diffusa e presente. Il quadro clinico è rappresentato dalla presenza di numerose lesioni, sulle parti esposte del corpo, dalle braccia alle gambe fino al viso, lasciando cicatrici permanenti; cutanea diffusa: simile alla precedente ma con lesioni molto più estese sul corpo. In questa forma, non cè possibilità di guarigione delle lesioni senza trattamento e in ogni caso cè una tendenza alla recidività. mucocutanea: si manifesta sotto forma di lesioni distruttive, anche molto estese, delle mucose del naso, della bocca e della cavità orale. Viene definita anche espundia; viscerale: è la forma più grave, conosciuta anche come kala azar. Se non trattata, può raggiungere una mortalità praticamente del 100 per cento. Si manifesta con febbri irregolari e improvvise, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza, anemia.
Prevenzione e trattamento - La prevenzione e la diagnosi precoce risultano le armi più efficaci per combattere la diffusione della malattia. La prevenzione tende ad evitare il contatto col flebotomo durante il periodo da Giugno a Settembre. In questo periodo si consiglia di mantenere il proprio cane in ambienti chiusi durante le ore notturne e di utilizzare antiparassitari specifici che proteggono il cane dalla puntura del flebotomo. Queste sostanze in caso di puntura, possono causare la morte del flebotomo stesso, evitando quindi il contagio di un altro cane o delluomo quando il sangue assunto dal flebotomo è infetto. Si invita quindi alluso di repellenti a base di permetrina da applicare sul pelo o di collari impregnati di deltametrina. Recentemente è stato immesso in commercio un vaccino specifico che garantisce una maggiore prevenzione nei confronti della malattia nel cane. La raccomandazione è che luso del vaccino non debba comunque essere mai dissociato da un pronto e puntuale trattamento antiparassitario.
|
<< Torna indietro